EQUO COMPENSO ⚖️ Gli ingegneri chiedono chiarimenti a Governo e ANAC: Legge disattesa nel Codice Appalti

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri CNI ha inviato una nota ufficiale a numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente dell’ANAC (Autorità anticorruzione) Giuseppe Busiacirca circa l’applicazione della Legge n. 49/2023, che tutela il diritto a un equo compenso per i professionisti operanti con la Pubblica Amministrazione.

Nonostante la chiarezza legislativa e il sostegno unanime del parlamento italiano, numerosi Enti sembrano interessati a disattendere questa norma, provocando gravi difficoltà per oltre due milioni di professionisti. Alcuni portatori di interesse privati, inoltre, stanno diffondendo sempre più frequentemente interpretazioni inappropriate e forzate, contribuendo così a confondere ulteriormente la situazione.

Il CNI, forte di un sostegno legislativo e di recenti sentenze favorevoli come quella del TAR Veneto n. 632, oltre che di importanti pronunciamenti dell’ANAC, ribadisce l’importanza di un’applicazione corretta e universale della legge.

La possibilità di rideterminazione delle spese, a patto che resti comunque inviolato l’equo compenso, garantisce che gli operatori economici potranno “competere” solo sulla “qualità” e quindi potranno far valere in sede d’offerta la propria capacità tecnico-organizzativa ed efficienza, a tutto vantaggio della Stazione Appaltante.

La resistenza incontrata sembra ignorare non solo il dettato normativo, ma anche gli esiti benefici di questa legge sulla qualità e sull’efficienza delle opere pubbliche. Pertanto abbiamo chiesto chiarimenti e azioni decisive per assicurare che la legge sia rispettata in maniera uniforme e giusta, eliminando qualsiasi interpretazione erronea o azioni che contravvengono agli stessi principi di equità e trasparenza.

Il CNI rimane impegnato a difendere i diritti dei professionisti e la qualità del lavoro intellettuale, contribuendo significativamente alla realizzazione di opere pubbliche efficienti e di alta qualità.

#EquoCompenso

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