Incontro tra Ordini professionali e Governo, la posizione del Consiglio Nazionale Ingegneri

Foto by Ordine dei Giornalisti odg.it

Si è tenuta ieri pomeriggio, nella Sala Verde di Palazzo Chigi, una riunione tra il Governo e i rappresentanti nazionali di ventotto Ordini professionali. Al centro dell’incontro, tra l’altro, le prospettive legate all’attuazione dell’autonomia differenziata regionale, la sintesi tra le norme sull’equo compenso e quelle del nuovo Codice degli appalti pubblici, la formazione e l’accesso agli ordini, la possibilità di introdurre forme di tutela per gli esercenti le professioni sanitarie in relazione alle norme penali.

Il Governo, rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, dal Ministro della salute Orazio Schillaci, dal Viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto e dal Sottosegretario alle imprese e al Made in Italy Fausta Bergamotto, ha ribadito l’attenzione nei confronti degli Ordini professionali quali elementi qualificati e qualificanti del “Sistema Italia”, ognuno nella propria autonomia ma nel quadro comune della difesa dell’interesse nazionale.

Nel corso della riunione, il Governo ha chiarito che, in vista del confronto con le regioni che hanno richiesto o richiederanno l’attribuzione di nuove funzioni, anche in materia di regolazione delle attività professionali, intende muoversi in linea con la giurisprudenza costituzionale consolidata. Pertanto, alle regioni non sarà devoluta la competenza in merito all’istituzione di nuovi albi professionali, mentre resterà ferma per le stesse la possibilità di costituire albi meramente ricognitivi o di comunicazione e di aggiornamento che riguardano professioni già riconosciute dalla legge statale.

In merito all’equo compenso, provvedimento di fondamentale importanza approvato nei primi mesi della corrente legislatura e del quale lo stesso Presidente del Consiglio è stato primo firmatario, è stata ribadita l’intenzione di trovare un punto di equilibrio che consenta di garantire la giusta retribuzione ai professionisti che ricevono incarichi dalle pubbliche amministrazioni.

Il Presidente del CNI Angelo Domenico Perrini ha partecipato portando le proposte chiave del CNI.

Obbligatorietà dell’Iscrizione all’Albo: Abbiamo sottolineato la necessità di rendere obbligatoria l’iscrizione all’albo per tutti i professionisti, anche per coloro che operano come dipendenti in enti pubblici o aziende private. Attualmente, solo un quarto dei laureati in ingegneria è iscritto all’albo, una discrasia che limita la garanzia di obblighi deontologici e di formazione continua, nonché la tutela assicurativa verso l’utenza.

Laurea abilitante: È stata ribadita la richiesta di rimuovere gli ostacoli all’istituzione della laurea abilitante, una mossa che gli ingegneri hanno per primi avanzato e che rappresenta un passo fondamentale per l’aggiornamento e la modernizzazione del percorso professionale.

Riforma del DPR 169: Il CNI ha sottolineato l’importanza di procedere con una riforma che introduca principi di tutela di genere e regolamenti per il voto a distanza, attualmente guidati da interpretazioni giurisdizionali.

Infine, si è stabilito che i singoli ministeri vigilanti attiveranno tavoli tematici specifici per approfondire il confronto sulle altre istanze proposte dai rappresentanti dei professionisti.

Fonti: governo.it/CNI

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