Restauro di Venezia, celebrato il 50^ del premio Pietro Torta – VIDEO E FOTO

Oggi 15 novembre 2024 l’Ateneo Veneto ha ospitato la celebrazione del 50^ anniversartio del premio Pietro Torta per il Restauro di Venezia. Nel programma dei lavori dell’evento si sono succeduti interventi di grande rilievo.

In questo video il Presidente dell’Ordine Ingegneri Venezia Mariano Carraro dialoga sul tema con la Presidente del premio Torta 2023 Maura Manzelle, la Presidente dell’Ateneo Veneto Antonella Magaraggia e il Presidente del Collegio Ingegneri Venezia.

Guardando indietro questi cinquant’anni del premio Torta, delle assegnazioni conferite prima annualmente e poi biennalmente, secondo la ricostruzione che magistralmente ne ha fatto Maura Manzelle nel libro che oggi presentiamo, si rinviene l’evoluzione che il premio ha avuto.

Si inizia:
nel 1974, I edizione, con il premio conferito ad Ashley Clarke, ambasciatore britannico a Roma tra il 1953 e il 1962 e Vice Presidente del Venice in Peril Fund, attivato nel ’67, dopo l’acqua granda del ’66, che ha raccolto fondi e provveduto a finanziare i restauri delle chiese della Madonna dell’Orto e di San Nicolò dei Mendicoli, la Loggetta del Sansovino e la Porta della Carta di Palazzo Ducale;

per giungere:
al 2019, la XXXV edizione, con cui è stato premiato il distretto M9 di Mestre, quale grande esempio di restauro urbano nella Città Metropolitana di Venezia;
al 2023, XXXVII edizione, con cui sono stati premiati tutti i cittadini veneziani che con ordinaria straordinarietà si impegnano quotidianamente per mantenere Venezia città viva e attuale;

passando attraverso (e citando un po’ a caso):
la X edizione (1983), in cui è stata premiata la Comunità Israelitica di Venezia, per aver ridato vita all’antico Ghetto veneziano, restaurando e riaprendo al culto le sinagoghe; ma sono stati premiati anche Ignazio Di Bella, restauratore di bronzi antichi e ripulitore dei quattro cavalli di San Marco, e Terence Mullaly, studioso di storia dell’arte, sostenitore e diffusore delle attività dell’associazione Venice in Peril;
La XVIII edizione (1991), in cui è stata premiato (tra gli altri) Ettore Vio, proto di san Marco dal 1981 (e lo sarà per i successivi 35 anni), promotore del rilievo fotogrammetrico della basilica, scomparso l’8 novembre scorso, per il quale chiedo un applauso. Tra l’altro la Procuratoria di San Marco è stata premiata anche nel 2021 (XXXVI edizione).
La XXI edizione (1994), in cui è stata premiato la Scuola Grande Arciconfraternita di San Rocco per l’insieme delle opere di restauro della sua cinquecentesca sede monumentale;
la XXX edizione (2009), con il premio conferito a Palazzo Grassi SpA per il restauro di Punta della Dogana;
la XXXIV edizione (2017), con il premio attribuito per lo Squero dell’isola di San Giorgio, esempio di riuso di uno spazio abbandonato riaperto alla città.

Premi software e premi hardware, quindi. Premi a coloro che promuovono restauri e premi a coloro che recuperano e restituiscono alla città spazi storici e/o monumentali che non erano più fruibili o che non lo erano adeguatamente.

In questi cinquant’anni il premio Torta ha saputo cogliere l’evolversi delle esigenze peculiari di Venezia: dalla necessità di rialzarsi dopo l’acqua granda del ’66, fino a interpretare il nuovo ruolo della città, la più bella del mondo secondo alcuni, o forse secondo molti:
capitale mondiale della sostenibilità;
polo degli studi e delle ricerche.
punto di riferimento per l’arte e la cultura internazionale.
Negli ultimi vent’anni, infatti, numerose gallerie internazionali hanno fatto della Laguna veneziana il proprio luogo d’elezione, aprendo svariate sedi “satellite”. Forse per il ritmo lento della nostra città, la qualità dei suoi edifici e la ricchezza della sua storia, o per il concentrarsi di collezionisti messi in moto dalla Biennale: Venezia è una tappa imprescindibile per i galleristi internazionali.

Si tratta ora di continuare in questa direzione.

L’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia è onorato di aver sostenuto il Premio Torta. Lo fa dal 1998, assieme al Collegio Ingegneri, dopo la scomparsa della signora Paola Volo Torta, finanziatrice del premio e vedova di Pietro Torta. Pietro Torta, un uomo e un ingegnere che ha svolto un’intensa attività professionale per Venezia e che per molti anni, dal 1959 al 1973, l’anno della sua scomparsa, ha presieduto l’Ordine di Venezia.

L’Ordine è pienamente disponibile a continuare in questa azione, a fianco dell’Ateneo Veneto, con la sua Presidente Antonella Magaraggia, e con l’appoggio del Collegio Ingegneri di Venezia e del suo Presidente Sandro Boato. E ringrazio entrambi per quanto è stato fatto finora.
Ringrazio la nostra Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, che ha concesso il patrocinio all’evento di oggi; e grazie anche al suo Presidente, Paolo Gasparetto, che è qui oggi con noi.

Ringraziamo anche le Commissioni che via via si sono succedute nell’assegnazione del premio, soprattutto Maura Manzelle che è l’attuale presidente di commissione, e Paola Marini, che lo è stata nelle più recenti edizioni.

E ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a rendere vivo e vitale per Venezia il premio Torta.Lo sarà anche in futuro; ne sono certo!

Grazie a tutti!

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