Lo scorso 30 settembre la Sala San Domenico dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo di Venezia ha ospitato il convegno patrocinato dall’Ordine Ingegneri Venezia “Formare per Innovare: da Venezia verso il futuro della sanità”. L’evento ha riunito esperti, istituzioni e professionisti per riflettere sui nuovi orizzonti del sistema sanitario.
L’iniziativa, promossa dal Master in Architettura e Salute dell’Università Iuav di Venezia, in collaborazione con la Regione del Veneto e l’Azienda sanitaria Ulss 3 Serenissima, ha avuto come obiettivo quello di rafforzare la sanità pubblica e il benessere dei cittadini, favorendo sinergie tra discipline, ricerca e innovazione.
Un percorso triennale per ripensare la sanità veneta
Il convegno si inserisce in un programma triennale di collaborazione già avviato, che quest’anno si concentra sull’analisi delle strutture innovative già attive o in fase di attivazione nel territorio veneto, con particolare attenzione alla rete ospedaliera.
Nel prossimo biennio, il percorso si estenderà anche alle strutture socio-sanitarie territoriali, con una valutazione dei risultati legati al PNRR e con l’obiettivo di delineare un nuovo modello ospedaliero: più snello, dinamico e tecnologicamente avanzato.
Innovazione, ricerca e cultura del cambiamento
Organizzato in tre sessioni di lavoro, il convegno ha rappresentato un momento di confronto sulle sfide che la formazione, la tecnologia e la progettazione devono affrontare per accompagnare la trasformazione del sistema sanitario.
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dedicata ai temi chiave dell’innovazione: Data Management, Energia, Intelligenza Artificiale, Robotica, Tecnologia, Arredo Sanitario e Blocco Operatorio.
A chiudere l’incontro, una performance del piccolo Nao, il robot umanoide in uso nel reparto di pediatria dell’Ospedale di Padova, che con il suo aiuto accompagna i bambini durante le terapie invasive, rappresentando concretamente il legame tra umanità e innovazione.