Obbligatorio rispettare l’equo compenso per il superbonus 110% (prorogato fino al 30.6.2022)

Buone notizie sul tema dell’equo compenso. “Pur essendoci ancora alcuni aspetti da chiarire – spiega il Presidente dell’Ordine Ingegneri Venezia ing. Mariano Carraro – la cosa corretta è che il professionista fatturi al committente e si tratta di un buon risultato che il nostro CNI e la RPT hanno ottenuto nella costante opera di sensibilizzazione dei decisori, ovvero il Governo e il Parlamento”.

Ecco gli aggiornamenti tratti da edilportale, anche la news di oggi del Superbonus 110% prorogato fino al 30 giugno 2022. Nel frattempo dalla Fondazione CNI arriva la notizia che la Rete Professioni Tecniche ha diffuso le Linee Guida per la determinazione del corrispettivo relativo alle prestazioni Professionali.

Via libera alla norma che stabilisce che i progetti degli interventi che accedono al superbonus 110% nelle forme di sconto in fattura o cessione del credito debbano essere pagati ai professionisti rispettando il principio dell’equo compenso, cioè secondo il Decreto Parametri.

Il 15 dicembre è stato approvato il maxiemendamento alla legge di conversione del Decreto Ristori (DL 137/2020) con le modifiche approvate nei giorni scorsi in Commissione, tra cui quella sull’equo compenso nei progetti per il superbonus.

Superbonus 110%, sarà obbligatorio rispettare l’equo compenso

L’emendamento prevece che, ai fini del superbonus 110%, “nell’ambito delle procedure previste per le detrazioni fiscali in materia di edilizia ed energetica sotto forma di crediti di imposta o sconti sui corrispettivi, cedibili ai soggetti interessati dalla vigente normativa, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, è fatto obbligo nei confronti di questi, l’osservanza delle disposizioni previste in materia di disciplina dell’equo compenso”, nei riguardi dei professionisti incaricati agli interventi per i lavori previsti, iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali. 

Le disposizioni previste in materia di disciplina dell’equo compenso sono quelle previste dalla Legge di Bilancio 2018 (articolo 1, comma 487 della Legge 205 del 27 dicembre 2017) in cui è stabilito che il compenso deve essere conforme al Decreto Parametri (DM 17 giugno 2016).

Il Ministro dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministro della pubblica amministrazione – si legge ancora nella nuova norma – garantisce le misure di vigilanza ai sensi del precedente comma, segnalando eventuali violazioni all’Autorità garante per la concorrenza e del mercato (AGCM), ai fini del rispetto di quanto previsto dal presente articolo.

General contractors e “compensi non adeguati

Ricordiamo che il mancato rispetto dell’equo compenso nelle operazioni agevolate con il superbonus 110% è stato segnalato a novembre dalla Retedelle Professioni Tecniche che rilevava come “grandi aziende e general contractors stanno manifestando la tendenza al coinvolgimento dei professionisti dietro la corresponsione di compensi non adeguati”.

Aggiornamento del 18 dicembre 2020

Dopo l’approvazione da parte del Senato, avvenuta nella tarda sera del 15 dicembre, la legge di conversione di Decreto Ristori è stata approvata anche dalla Camera il 18 dicembre in via definitiva. Ricordiamo che questa legge di conversione riunisce tutti e quattro i DL Ristori che sono stati emanati nelle scorse settimane.

Aggiornamento del 21 dicembre 2020

Superbonus 110% prorogato al 30 giugno 2022.

Il Superbonus 110% sarà prorogato fino al 30 giugno 2022 e, per gli edifici che al giugno di quell’anno hanno concluso il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022. La parte di spesa sostenuta nel 2022 dovrà essere recuperata in 4 rate anziché in 5. Lo prevede l’emendamento alla Legge di Bilancio approvato ieri dalla Commissione Bilancio della Camera.

Edifici funzionalmente indipendenti e edifici con unico proprietario

Ma l’emendamento Sut, che è la riformulazione di quello presentato a inizio dicembre, prevede anche altro. Sono chiariti alcuni passaggi dell’articolo 119 del Decreto Rilancio che avevano generato dubbi e proteste.

Come la definizione del concetto di ‘funzionalmente indipendente’: l’emendamento spiega che una unità immobiliare potrà ritenersi tale se dotata di almeno tre delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva: impianto per l’approvvigionamento idrico, per il gas, per l’energia elettrica, impianto di climatizzazione invernale.

Un altro punto critico risolto dall’emendamento è quello degli edifici plurifamiliari con unico proprietario: l’emendamento approvato ammette al superbonus gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.

Coibentazione tetto, unità collabenti, barriere architettoniche

Si aggiunge la previsione per cui gli interventidi coibentazione del tetto sono trainanti, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente. 

L’emendamento include tra i beneficiari del superbonus 110% gli edifici privi di APE perché sprovvisti di tetto, di uno o più muri perimetrali, o di entrambi (unità collabenti), purchè al termine dei lavori raggiungano una classe energetica in fascia A.

Il superbonus 110% si applica anche ai lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche realizzati sia dai portatori di handicap che dagli over 65 (anche se non portatori di handicap).

La detrazione per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici viene estesa agli impianti solari fotovoltaici installati su strutture pertinenziali agli edifici.

Il superbonus 110% varrà anche per la ricostruzione degli immobili danneggiati da tutti i sismi che si sono verificati dopo il 2008, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Superbonus 110%, le novità per i tecnici

L’emendamento chiarisce anche i dubbi sull’obbligo di assicurazione per i professionisti: non è necessario stipulare una nuova assicurazione ma si può integrare quella già esistente, a condizione che la polizza già stipulata non preveda esclusioni relative ad attività di asseverazione e abbia un massimale non inferiore a 500.000 euro inserendo la copertura del rischio di asseverazione dell’art. 119 del Decreto Rilancio.

Un’altra novità apre opportunità lavorative presso i Comuni: per l’anno 2021, i Comuni potranno assumere a tempo determinato e parziale per massimo un anno, personale da dedicare al potenziamento degli uffici preposti alle pratiche amministrative relative al superbonus 110%, al fine di svolgere tempestivamente le attività.

Superbonus 110% per gli IACP

Per far fronte ai costi per le esternalizzazioni delle attività tecniche e professionali, gli Istituti autonomi case popolari riceveranno 1 milione di euro per l’anno 2021. Ricordiamo che per questi soggetti, le scadenze erano già più ampie di 6 mesi; con la proroga prevista dall’emendamento potranno fruire dell’agevolazione per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 (non più fino al 30 giugno 2022) e per le spese sostenute dal 1° luglio 2022 la detrazione sarà ripartita in 4 quote annuali di pari importo.

Si ringrazia edilportale per gli aggiornamenti di Rossella Calabrese.

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