Con lo sguardo allargato alla Venezia Metropolitana e sfidando il meteo per la possibile acqua alta, si è svolta oggi all’Ateneo Veneto la cerimonia di premiazione del Premio Torta 2019 promosso in sinergia con l’Ordine Ingegneri Venezia e il Collegio Ingegneri Venezia.
Il prestigioso Premio, istituito nel 1974 dall’Ateneo Veneto in onore dell’ingegner Pietro Torta (1896 – 1973) per molti anni Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia, è stato attribuito all’unanimità all’intervento di M9 a Mestre, grande esempio di restauro urbano nella Città Metropolitana di Venezia. Il riconoscimento è stato ritirato da Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton dello studio Sauerbruch Hutton, team architetti con la project manager Bettina Magistretti e il direttore della Fondazione di Venezia, Giovanni Dell’Olivo.
Sono state assegnate anche tre menzioni: al Comune di Venezia e a Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Privatstiftung (TBA21) per il processo di restauro e riuso della Chiesa di San Lorenzo a Venezia; al restauro conservativo della facciata della Chiesa di Santa Maria di Nazareth a Venezia; al Comune di Santa Maria di Sala per il considerevole impegno profuso nella conservazione di Villa Farsetti.
M9: MOTIVAZIONI DEL PREMIO
Il distretto M9 ha restituito vivibilità e significato ad una ampia area del centro storico di Mestre, recuperando e attribuendo nuovi valori ad un intero isolato, compreso tra le vie Poerio, Brenta vecchia, Pascoli, a ridosso di piazza Ferretto. Il Museo del ‘900 (M9), di nuova costruzione, è dedicato ad un tema tanto inedito quanto cruciale: il lavoro. Presentato attraverso l’elaborazione multimediale del contenuto di amplissime banche dati appositamente raccolte, il tema è assunto non solo come emblema di riscatto e libertà, ma anche come strumento di conoscenza e interpretazione della realtà. Insieme all’edificio museale sono sorti, tramite un cantiere largamente sostenibile, piazze e percorsi pubblici, intessendo un sottile dialogo con gli edifici che connotano ab antiquo questa parte di Mestre. Restaurando tali preesistenze con attenzione, il progetto stabilisce nuove gerarchie nella forma urbana e disegna un nuovo sistema di relazioni di continuità con l’intorno e con la sua storia.
LE TRE MENZIONI
La prima Menzione d’onore va al Comune di Venezia e a Thyssen-Bornemisza Art Contemporary Privatstiftung (TBA21) per il processo di restauro e riuso della Chiesa di San Lorenzo a Venezia, attivato tramite una convenzione pubblico-privato che assicura, ad un edificio poco conosciuto e di rara tipologia, un uso consono, imperniato su temi culturali e ambientali di stringente attualità.
La seconda Menzione d’onore al team di progettazione e realizzazione dell’intervento di restauro conservativo della facciata della Chiesa di Santa Maria di Nazareth a Venezia, meglio nota come Chiesa degli Scalzi, per l’esemplare integrazione di diverse discipline e, in particolare, per il preciso e aggiornatissimo metodo di documentazione dei lavori, che consentirà un efficace reperimento dei dati anche in caso di futuri interventi.
La terza d’onore Menzione va al Comune di Santa Maria di Sala per il considerevole impegno profuso nella conservazione di Villa Farsetti – bene architettonico di grande importanza per le dimensioni e per il ruolo territoriale, avvertito come identitario dalla comunità locale – attraverso una serie di coordinati interventi di recupero dell’edificio e delle sue pertinenze, cui si è dato avvio raggiungendo già risultati apprezzabili.
LA COMMISSIONE
Ateneo Veneto
- dr.ssa Paola Marini, Presidente Commissione
- arch. Maura Manzelle, Segretario
- prof. Gianmario Guidarelli
- prof. Mauro Marzo
Ordine e Collegio Ingegneri di Venezia
- ing. Mariano Carraro, Presidente Ordine
- ing. Roberto Scibilia, Consigliere Ordine
- ing. Maurizio Pozzato, Presidente Collegio
- ing. Claudio Bertocco, Consigliere
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Si ringrazia l’Ateneo Veneto per la collaborazione nella diffusione di testi e immagini