C’è tempo fino al prossimo 17 settembre per iscriversi al concorso EUROPAN 16 aperto ai progettisti under 40. In palio 12.000 € al 1^ premio e 6.000 € al 2^ più le menzioni speciali.
Info europan-europe.eu e europan-italia.eu
La Federazione Europea di EUROPAN, organizza il più grande concorso internazionale per giovani professionisti che si svolge ogni due anni nell’ambito dell’architettura, dell’urbanistica, del paesaggio e dell’ambiente.

EUROPAN è l’occasione per le nuove generazioni di progettisti di mettere in luce il proprio talento e di misurarsi con le dinamiche di trasformazione del territorio europeo ad un livello competitivo di scala internazionale.
Per tutti gli Enti pubblici e privati e per le Città EUROPAN rappresenta lo strumento che da oltre trent’anni garantisce qualità e trasparenza nel dibattito e nel risultato, affrontando problematiche urbane complesse dove le sorti dello sviluppo sono delicate ed è necessario innescare prima di tutto dei processi di ampia visione e condivisi con la cittadinanza.
EUROPAN da sempre ha generato attorno al concorso momenti di riflessione e di dibattito internazionali intorno ai temi proposti nelle varie edizioni mettendo in campo le idee innovative frutto delle competenze trasversali dei giovani talenti.
Il tema di Europan 16, Living Cities, era stato pensato prima della pandemia ma non poteva esserci tema migliore da esplorare in un momento in cui occorre ripensare all’uso della città.
L’ambiente da vivere come un nuovo paradigma, che ci porta a pensare in termini di co-evoluzione, interazioni, interconnessione, coesistenza, co-ritmi, metabolismi resilienti e inclusivi ed a lavorare con le dinamiche del progetto di rigenerazione, che sposta le frontiere stabilite dall’uomo verso la natura.
Sono le questioni intorno a questa nuova sfida a cui si collegano due tematiche principali: vitalità metaboliche e vitalità inclusive.
40 Siti in tutta Europa, con la partecipazione di 9 paesi europei. 720mila euro il valore totale dei premi. I concorsi di EUROPAN attraggono le Città coraggiose, che hanno una visione aperta, che vogliono investire sui giovani, gli unici capaci di costruire gli scenari delle città future!

Tra queste coraggiose città Bitonto e San Donà di Piave insieme all’ATVO (Azienda Trasporti Veneto Orientale-ATVO, che sostiene e promuove il concorso, lanciano la sfida Europan 16 in Italia, superando le difficoltà della pandemia, con due siti molto interessanti agli estremi della penisola.
Le due Città, con alla guida i due Sindaci, Andrea Cereser per San Donà di Piave insieme al presidente dell’ATVO Fabio Turchetto e Michele Abbaticchio per Bitonto, insieme all’ Assessore Cosimo Bonasia, coinvolgeranno la cittadinanza per condividere il percorso del concorso e del dibattito sulle aree.
“Dall’autostazione ATVO ai nuovi metabolismi urbani” è lo slogan scelto per rappresentare il sito di San Donà di Piave. L’autostazione ATVO, sito di progetto, nel centro storico della città è destinata al trasferimento nel nuovo hub di Porta Nuova, in fase di realizzazione, Occorrerà pensare a nuove funzioni e servizi che tengano conto della sua posizione strategica. La città punta a promuovere nuovi metabolismi per il centro urbano in relazione all’asse di sviluppo che lo attraversa dal Fiume Piave fino all’ambito del nuovo polo intermodale di Porta Nuova. Il sito sarà strategico per attivare nuovi metabolismi che includono il centro cittadino, potenziando il dialogo con le nuove polarità e favorendo la socialità diffusa e nuove forme di economia.
“Paesaggi che dialogano con il centri urbani” è lo slogan scelto per rappresentare il sito di Bitonto. Il sito è costituito dal sistema delle piazze di Bitonto, e delle frazioni di Palombaio e Mariotto. La città punta sull’attivare un nuovo sviluppo, sui temi della transizione ecologica, dell’uso di energia alternativa, della vita all’aria aperta e dei valori locali da mettere in relazione con il centro di Bitonto. Il percorso naturalistico, dalla lama Balice verso il Parco dell’Alta Murgia, utilizzando tratti della strada vicinale Cela, rappresenta il sito strategico, elemento catalizzatore per l’attivazione di nuove funzioni per l’ambiente naturale, che porteranno alle frazioni benefici al livello culturale, sociale ed economico.
San Donà di Piave – Venezia
STRATEGIA URBANA
San Donà di Piave, nella Città Metropolitana di Venezia (30 km), si presenta come un parco residenziale aperto, di grande qualità ambientale, disteso lungo il Piave, fino alla linea costiera (20 km). Il suo territorio è interessato dalla presenza di punti attrattivi per la cultura (musei, città d’arte), per lo shopping (outlet) e per l’eno- gastronomia (cantine). Il notevole flusso di attraversamento la pone come riferimento per la popolazione residente nell’area del Veneto Orientale per i numerosi servizi, tra i quali si evidenzia il Corridoio V, su strada e su ferro, di scala europea e l’efficiente rete di trasporto pubblico, con la Stazione Ferroviaria (fermata dell’Alta velocità) e l’autostazione della storica Azienda Trasporti Veneto Orientale (ATVO). La Città ha già avviato, con il nuovo Piano di Attuazione Territoriale, un intenso programma di trasformazione urbanistica con progetti che rispondono alle finalità e le priorità di sviluppo e investimento contenute nelle strategie europee Green Deal e Next Generation.

PRESENTAZIONE DEL SITO
L’autostazione ATVO, nel centro storico della città è destinata al trasferimento nel nuovo hub di Porta Nuova, in fase di realizzazione, a circa 1,2 km. Occorrerà pensare a nuove funzioni e servizi che tengano conto della sua posizione strategica e dell’impatto economico, per le attività commerciali nel centro urbano che nora si sono consolidate in funzione dei flussi di mobilità.
Le proposte europan dovranno promuovere il rafforzamento del centro urbano in relazione all’asse di sviluppo che lo attraversa e che unisce il ponte della Vittoria lungo il Fiume Piave, fino all’ambito del nuovo polo intermodale di Porta Nuova. Questo percorso è segnato da alcuni spazi in fase di rigenerazione. Il sito è strategico per attivare nuovi metabolismi che includono il centro cittadino, potenziando il dialogo con le nuove polarità e favorendo socialità diffusa e nuove forme di economia.

COME SONO CONNESSI METABOLISMO E INCLUSIVITÀ?
La rilocalizzazione dell’autostazione e il cambio di funzione dell’attuale sito ATVO, rappresentano l’opportunità, per la città, di dare vita ad una nuova creatività commerciale, ampliare la fruizione degli spazi urbani, con la capacità di accogliere residenti e non residenti offrendo servizi, cultura, natura e socialità in un ambiente vitale e protetto. Il sito contiene tutti gli elementi per l’ef cacia del progetto: zona centralissima, accessibilità favorevole, sia per chi si muove in bicicletta sia per chi usa mezzi pubblici, ampia dotazione di spazi, anche coperti. A partire dagli anni ’80, la città ha subìto il fenomeno del calo demogra co e produttivo, analogamente ad altri centri urbani non direttamente interessati da affluenza turistica. Negli ultimi anni si assiste al positivo fenomeno, in contro- tendenza, di crescita demografica, anche per i programmi messi in campo, volti a creare un ambiente vitale e dinamico per i cittadini e per l’economia, promuovendo l’uso efficiente delle risorse con un’economia sostenibile, circolare e resiliente, con il ripristino della biodiversità e con nuove azioni per le transizioni verde e digitale. La ripresa post-pandemia della Città ambisce a un ruolo importante all’interno delle strategie di area vasta (Venezia Orientale, Città Metropolitana, Regione) con progetti di interesse sovracomunale. L’individuazione di un processo come quello di Europan, è volto a valorizzare i nuovi usi urbani, per attivare nuove dinamiche nel centro urbano, attraverso nuove forme di offerta culturale, commerciale e naturalistica, completando la visione di una città vivente. L’opportunità offerta dal sito di concorso, promosso dalla Città di San Donà e da ATVO, che ha messo a disposizione della cittadinanza un’area così strategica per la città, potrà creare nuovi metabolismi in continuità con il nuovo polo della mobilità e capaci di integrarsi con l’asse fluviale del Piave, vero punto d’incontro per le comunità e per la storia della città.