Evento organizzato all’Ateneo Veneto dall’Ordine Ingegneri Città Metropolitana di Venezia, Collegio Ingegneri Venezia e il Patrocinio dell’Associazione Idrotecnica Italiana Sezione Veneta.
GREEN PASS obbligatorio | evento gratuito | massimo 70 posti in presenza + piattaforma ZOOM | per prenotare inviare email a segreteria@collegioingegnerivenezia.it o telefonare al numero 041 2960815 specificando la partecipazione in presenza oppure online. |
Il futuro della laguna di Venezia: oltre trent’anni di studi, ricerche, esperimenti e opere

Venezia, Aula Magna Ateneo Veneto
10 febbraio 2022, ore 16:00
PROGRAMMA
Saluti
- Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Veneto
- Mariano Carraro, Presidente Ordine Ingegneri Città Metropolitana Venezia
- Sandro Boato, Presidente Collegio Ingegneri Venezia
- Vincenzo Bixio, Presidente Associazione Idrotecnica Italiana – Sezione Veneta
Interventi
- Attilio Adami, Università di Padova, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento ICEA | Il ruolo dei modelli fisici nello studio delle paratoie del MoSE
- Hermes Redi, Generale Manager HMR S.r.l., già direttore generale Consorzio Venezia Nuova| L’importanza degli studi e delle ricerche per la progettazione delle opere di difesa del centro storico e di salvaguardia della laguna
- Maurizio Pozzato, già Direttore del Centro Sperimentale di Modelli Idraulici di Voltabarozzo (PD) | Le prove sui modelli fisici nello studio delle paratoie del MoSE
Conclusioni a cura di Vincenzo Bixio

Il prof. Attilio Adami, ingegnere padovano per nascita e studi, è stato professore di Idraulica dell’Università di Padova, dove ha ricoperto anche la carica di Direttore di Istituto. Il prof. Adami è noto particolarmente per l’attività di studio e di ricerca sperimentale svolta in laboratorio sui modelli fisici applicati alle opere idrauliche, grazie alla quale ha meritato indiscusso prestigio e grande autorevolezza non soltanto in ambito accademico: per oltre venti anni è stato apprezzato ed ascoltato membro del Comitato Tecnico del Magistrato alle Acque di Venezia.
A partire dagli anni ’80 quando, in forza della rinnovata Legge Speciale, la tutela di Venezia è stata riconosciuta problema di interesse nazionale, gli studi del prof. Adami si sono rivolti alla salvaguardia della laguna ed alla tutela del centro storico; per molti anni il professore è stato consulente del Consorzio Venezia Nuova (concessionario unico dei lavori) ed ha supportato la progettazione degli interventi con i propri studi e le esperienze condotte sui modelli fisici realizzati nel Centro Sperimentale del Magistrato alle Acque a Voltabarozzo. In particolare, il professore è stato responsabile delle importanti e complesse prove sperimentali di comportamento delle paratoie a spinta di galleggiamento che compongono gli sbarramenti mobili alle bocche di porto lagunari (note come sistema MoSE); una scelta progettuale affatto originale, per la quale mancavano del tutto esperienze precedenti cui fare riferimento.
La rilevanza delle attività di ricerca svolte dal prof. Attilio Adami, è comprovata dai numerosi articoli apparsi su riviste tecniche nazionali e internazionali e dai libri pubblicati, particolarmente dalla sua ultima fatica: “Il futuro della laguna di Venezia. Oltre trent’anni di studi, ricerche, esperimenti ed opere”, apparsa nel giugno 2021 nella collana QdL “Quaderni di Levante”, per i tipi di Bononia University Press, che è l’oggetto della conferenza. Un’opera affatto originale, nella quale l’autore ripercorre la vicenda storica e personale degli interventi di salvaguardia di Venezia e della sua laguna, con onestà intellettuale, rigore scientifico e … con sottile arguzia.
L’Ateneo Veneto ospite della conferenza, l’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, il Collegio degli Ingegneri di Venezia e la Sezione Veneta dell’Associazione Idrotecnica Italiana co-organizzatori dell’evento, sono consapevoli dell’importanza che le attività di studio e di ricerca hanno per la salvaguardia della laguna e la tutela del centro storico e sono convinti della necessità che questo prezioso patrimonio di studi e ricerche, a cui il prof. Attilio Adami per tanti anni ha dato il proprio fondamentale e appassionato contributo, non debba restare inutilizzato né andare disperso, ma piuttosto debba essere valorizzato in modo opportuno.